Il Ponte è un progetto della Cooperativa Convoi integrato sia con la programmazione delle politiche sociali che con i servizi del territorio (comuni, SDS e scuole superiori).
Il Centro Socio Occupazionale Il Ponte è stato avviato con il sostegno della Fondazione Allianz UMANA MENTE e in prosecuzione grazie ad una Convenzione con la Società della Salute e il finanziamento dell’Unione Montana dei Comuni del Mugello.
È un progetto socio educativo per ragazze e ragazzi (sia all’interno che fuori da percorsi scolastici) in carico ai Servizi del Territorio e in condizioni di disagio evolutivo e familiare, con disabilità o ritardo di grado medio-lieve (L. 104), a rischio devianza e per offrire alle scuole una nuova opportunità per progetti di alternanza scuola-lavoro.
È rivolto ai ragazzi e alle ragazze di età compresa tra i 16 e i 25 anni con possibilità di deroga laddove concordato con i Servizi stessi.
È un progetto che mira a potenziare le abilità sociali e personali attraverso attività socio-educative e di formazione-lavoro.
Le attività saranno svolte in ambiente protetto e saranno tese a favorie le competenze relazionali e pratiche, oltre che a sostenere le capacità di autonomia personale.
L’IDEA
L’idea che caratterizza Il Ponte è quella di averlo creato all’interno dello stabilimento del Progetto Art1, seppur in spazi ben distinti. Art1 è un progetto che offre lavoro, nel campo dell’assemblaggio, a persone con varie tipologie di svantaggio. Il legame con lo stabilimento produttivo permette di far percepire agli utenti il Centro come un luogo di lavoro vero e proprio, e di sentirsi quindi parte attiva di una comunità produttiva e attiva.
Per questo motivo le attività occupazionali saranno alternate a quelle educative per un processo di maturazione personale, per la riabilitazione di funzioni e competenze nella sfera psichica, psicomotoria e relazionale, per l’acquisizione di competenze sociali.
Così si possono riassumere gli obiettivi del progetto:
Educativi: per migliorare la percezione di sé e la relazione con gli altri in un processo di rafforzamento personale
Lavorativi: per sperimentarsi in un ambiente protetto e riconoscersi come persona titolare di diritti (empowerment).
Sociali: per favorire l’integrazione in contesti aperti, prevenendo il ricorso all’istituzionalizzazione.
Ricreativi: per creare momenti di svago e inclusione in uno spazio sereno e libero da tensioni.
Personale
Educatori professionali: due in compresenza al giorno (tre che ruotano sulla settimana) per la gestione delle attività giornaliere sia educative che di laboratorio, del monitoraggio, dei rapporti con le famiglie e della programmazione insieme al coordinatore.
Supervisore psico-educativo: un professionista altamente qualificato che possa essere di appoggio a chi, ogni giorno, da il meglio di sé in situazioni anche molto delicate sia per gli utenti che per l’equipe di lavoro.
Coordinatore: una figura il cui compito sarà quello di presiedere le riunioni settimanali di equipe, partecipare alla programmazione, gestire i rapporti con gli enti, i servizi sociali e le famiglie.
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