Il progetto Good Times prevede lo sviluppo di un modello di reintegrazione sociale dei minori autori di reato, basato sulla sinergia tra gli organi della Giustizia minorile, i servizi sociali territoriali e soggetti del terzo settore.
L’iniziativa prevede la creazione di un’équipe interdisciplinare pubblico-privata per la presa in carico dei minori e l’affiancamento di figure professionali diverse durante tutta la durata del percorso. Il minore può misurarsi con attività che si sviluppano lungo tre direttrici: empowerment personale; avviamento all’autonomia formativa, professionale e abitativa; cura del bene comune e conoscenza della comunità.